Stefano Accorsi, pubblicità della Peugeot 308, design for high sensation

Il caso Peugeot 308: emozionare per essere efficaci

Il caso della Peugeot 308: quando le emozioni (e le nicchie) vincono!

In internet si parla tanto di quanto i social media e la SEO siano rilevanti per vendere un prodotto o un servizio, ma ovviamente non sono gli unici mezzi con i quali è ancora possibile comunicare con le persone. Quello che mi domando è se i mezzi cartacei e televisivi siano ancora efficaci.

La nostra storia inizia così…

La scorsa settimana un mio amico (che chiameremo Caio) ha portato a casa una macchina nuova fiammante, nello specifico una Peugeout 308 bianca full optional. No, non voglio fare pubblicità alla Peugeot, tra l’altro sono la persona meno indicata per farla in quanto di macchine ne capisco poco.

La prima volta che l’ho vista mi è sembrata bella si, un po’ grande per i miei gusti, in fondo io giro il paese con la mia piccola Perla (Suzuki Swift modello vecchio, bianca ovviamente) e sono contenta così. La nuova Peugeot invece è tutta moderna, con il touch screen per la musica, il navigatore integrato, i sensori e le telecamere di parcheggio…insomma, di tutto e di più.

Io però vedevo una semplice macchina nuova di colore bianco, un’auto che non avevo neanche mai visto tra i tantissimi spot televisivi.

Una sera, se non sbaglio era un venerdì o un sabato,  eravamo tutti fuori in compagnia e tra una chiacchiera e l’altra abbiamo iniziato a parlare proprio dello spot televisivo della Peugeot 308. Nessuno, e dico nessuno di noi si ricordava quale fosse questa pubblicità, allora ci siamo armati di smartphone –  app YouTube – barra di ricerca digitando “pubblicità Peugeot 308” – primo risultato:

[kad_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=TgsikeQKM6I” ]

 

Oh caspita è questa??

Vi posso assicurare che c’è stato lo stupore generale, non tanto per la bella pubblicità, la bella musica, Stefano Accorsi che con la sua voce sensuale elenca le caratteristiche dell’auto… no!

Lo stupore è stato la diretta conseguenza del fatto che tutti l’avevano già vista diverse volte in televisione ma nessuno l’aveva associata prima di quel giorno all’auto nuova che aveva acquistato Caio!

Adesso ogni volta che vedo quell’auto mi torna in mente la voce di Accorsi che a fine spot dice: “Voilà!” 🙂

Cosa è successo?

In fondo Caio non ha comprato l’auto perchè si ricordava della bella pubblicità e delle caratteristiche da essa elencate, quanto piuttosto per le specifiche di cui si è informato e anche di ciò che il concessionario gli ha spiegato .

E allora perché in tv vediamo solo spot di automobili che mai ci ricorderemo? O meglio, ci resteranno impressi a vita solo quando acquisteremo una di quelle macchine?

Ecco il ragionamento che ne ho dedotto:

siamo nell’era del post-consumismo, non acquistiamo qualcosa che ci serve perchè non la abbiamo o non possiamo permettercela, quanto piuttosto perchè

1. L’amico ce l’ha consigliato

2. Sappiamo già che è un ottimo prodotto

3. Ci siamo informati su quale tra i tanti tutti uguali risponde meglio alle nostre esigenze.

In poche parole: il marketing di massa non funziona più.

Ecco che allora la cosa migliore è rivolgersi ad una nicchia di persone con caratteristiche specifiche che possano essere interessate ai nostri prodotti.

E’ chiaro per esempio, che io non acquisterei mai una Peugeot 308 visto che preferisco di gran lunga le macchine piccole, compatte, pratiche. Piuttosto mi comprerei una 500 voglio dire!

Ma tralasciando i miei gusti automobilistici, quello che voglio dire è che effettivamente più le aziende si rivolgono a nicchie di consumatori, più avranno la possibilità di soddisfarli e quindi di arrivare a quel fatidico passaparola che oggi come oggi condiziona moltissimo la vita delle aziende.

Nel caso della Peugeot 308 quindi, è chiaro che Caio visto che si sta trovando molto bene con la sua auto, si vanterà del suo acquisto con amici e parenti. Eventualmente nella circostanza in cui uno di essi rispecchia la sua sensibilità e fosse intenzionato a cambiare auto, potrebbe considerare l’opzione di acquistare proprio una Peugeot 308.

Prima di arrivare alla fine, considera che…

…c’è un ultimo aspetto che voglio sottolineare, ossia la voce di Stefano Accorsi che dice “Voilà!“. Sapete perchè? Lo spot è stato studiato appositamente per farti emozionare, per farti sentire vicino all’asfalto, con un volante più piccolo e un cruscotto più basso per farti guardare meglio la strada, un design essenziale per arrivare all’ergonomia pura…. vi assicuro che ho guidato una volta quell’auto e le parole rimbombavano dentro la mia testa, facendomi provare delle bellissime sensazioni di guida!

Non a caso lo slogan della pubblicità è <<Nuova Peugeot 308, design for high sensation>>

In conclusione:

Puntare sull’aspetto emozionale è un altro elemento di forza che gioca a favore delle imprese. E non solo in uno spot televisivo, ma ancora di più all’interno dei social network.

[Tweet “Fatevi amare dai vostri clienti, emozionandoli..”]

Mi piacerebbe molto sapere la vostra opinione in merito: vi è mai capitata una cosa simile? Di provare tutte queste sensazioni per un semplice spot televisivo o per una campagna promozionale online?

Se volete approfondire ulteriormente l’argomento, vi lascio qualche link molto interessante qui:

4 consigli per un messaggio pubblicitario efficace , di Valentina Cambareri

Aziende: come dovrebbero essere, come sono in realtà , di Michelangelo Giannino

Il passaparola vince ma non convince , di Riccardo Scandellari

 

Alla prossima 🙂

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