Il profilo LinkedIn non è soltanto l’elemento di base della piattaforma stessa, è anche una parte essenziale del tuo personal brand. Se stai pianificando di fare LinkedIn Marketing per trovare clienti con LinkedIn, allora il tuo profilo è il punto di partenza!

Secondo la piattaforma il tuo profilo LinkedIn dovrebbe essere figurato come profilo All-Star per essere efficace. Sfortunatamente non è proprio così.

Avere un profilo classificato come All-Star non sarà sufficiente a renderti più facilmente trovabile da potenziali clienti e partner. Infatti, lo status All-Star viene assegnato al profilo quando vengono compilati i principali campi richiesti da LinkedIn stesso.

Ma non bastano.

Dal mio punto di vista un profilo ottimizzato (ed efficace per i tuoi obiettivi di business) deve avere curato al meglio (e non solo compilato) quattro sezioni principalmente:

  • foto profilo e headline,
  • riepilogo (o sezione informazioni),
  • esperienze lavorative,
  • competenze e raccomandazioni.

Se anche tu hai l’obiettivo di creare un network di contatti che ti permettano di sviluppare il tuo business e trovare nuovi partner di lavoro, allora è necessario avere un profilo completo, chiaro, ottimizzato per Google ma anche per il motore di ricerca interno.

In questo articolo approfondiamo quali sono i 4 elementi fondamentali da curare all’interno del profilo LinkedIn.

headline profilo martina

Sai qual è il problema principale su LinkedIn?

Il fatto che hai pochissimi secondi per far capire a chi ti cerca di cosa ti occupi e perché puoi essere la risorsa di cui ha bisogno. Pertanto, sia attraverso il profilo che attraverso la headline, devi riuscire a creare curiosità in chi ti trova, portando l’utente ad approfondire su di te e sui tuoi servizi, ad esempio.

Prova tu stesso a fare una ricerca su LinkedIn, nella barra in alto.

Quando effettui una ricerca ti appaiono una serie di persone differenti in elenco, ognuna delle quali con un nome e cognome, una foto profilo e una scritta generica (o dettagliata, se la headline è curata) su chi sono e cosa fanno.

Facciamo un esempio concreto. Vai su LinkedIn e clicca nella barra di ricerca in alto, scrivendo poi la parola “architetto“.

ricerca su linkedin

Clicchiamo su “invio” e ci apparirà un elenco di architetti proposto da LinkedIn. Il primo risultato nella categoria “Persone” è, guarda caso, una certa Paola Marella.

C’è anche da dire che la signora Marella ha bisogno di poche presentazioni, ma prendiamola da esempio lo stesso.

Come vedi dalla foto qui sotto, la sua headline mi dice poco o niente rispetto a tutti gli altri risultati che LinkedIn mi ha restituito a fronte della mia ricerca.

Di architetti ce n’è anche troppi!

Ma quanti di loro sono specializzati in qualcosa di particolare o si rivolgono ad una specifica nicchia di persone? Scriverlo nella headline aiuta l’utente che cerca qualcuno in particolare a capire fin da subito se tu come professionista fai al caso suo!

screenshot profilo linkedin

Questa sezione puoi modificarla manualmente dal tuo profilo. Se non procedi a farlo tu direttamente, LinkedIn di default prenderà come punto di riferimento l’ultima tua attività lavorativa e la riporterà come headline. Ma non è la via migliore per ottenere risultati concreti.

Ricordati infatti che queste sono le due righe più importanti di tutto il profilo LinkedIn, in quanto si tratta della prima cosa che qualsiasi altro utente legge prima di entrare ad approfondire il tuo profilo.

Come creare la headline giusta per il tuo profilo

Le cose da fare

  • Hai 220 caratteri a disposizione

    per studiare la formula giusta che attiri l’attenzione del potenziale cliente.

  • Cosa sei oggi e quali sono i tuoi valori

    Parti dal descrivere il tuo core value, la tua professione e ciò che ti rappresenta oggi come persona.

  • Definisci le parole chiave giuste

    Scegli come vuoi apparire e definisci tre-quattro keywords che rappresentano quello che fai.

  • Pensa come il tuo target

    Una volta che hai selezionato le parole chiave che ti identificano, verifica se sono le stesse che userebbero i tuoi potenziali clienti per trovarti. Cerca di essere il più specifico possibile.

Le cose da NON fare

  • NON inserire info inutili

    Inserire URL o informazioni di contatto come numeri di telefono e indirizzi email perchè potresti essere allontanato da LinkedIn.

  • No all’autopromozione

    Cerca di non essere troppo autopromozionale, mettiti nei panni di chi vuoi che trovi il tuo profilo e pensa a quali parole chiave userebbe per trovarti. Insomma, concentrati sui benefici che puoi portare attraverso il tuo lavoro.

2. Lavora sul riepilogo, ossia la sezione informazioni

Il riepilogo possiamo paragonarlo alla nostra lettera di presentazione professionale. Si tratta di quello spazio sotto la headline che riporta chi siamo, cosa facciamo e cosa stiamo cercando.

Qual è il problema? La maggior parte delle persone non lo inserisce proprio oppure, se inserisce qualcosa, ci scrive le proprie competenze professionali o elenca tutte le doti che possiede. Sbagliando.

Vi riporto uno screenshot del mio profilo:

riepilogo martina

Lasciare vuota la sezione del riepilogo è come scrivere una lettera o un articolo senza mettere alcuna introduzione. Chi ha voglia di leggere un articolo di 1200 parole se non sa nemmeno di cosa tratta?

Questa parte del profilo LinkedIn è molto importante per vari motivi:

  • ti permette di specificare ulteriormente le parole chiave con cui vuoi essere trovato su LinkedIn e anche tramite Google.
  • Ti permette di parlare direttamente al tuo potenziale cliente o interlocutore finale e fargli capire perché tu sei la soluzione a ciò che lui sta cercando.
  • Hai molti caratteri a disposizione per far sì che chi legga il tuo profilo sia incuriosito, voglia saperne di più su di te e ti invii la richiesta di collegamento.

Il consiglio spassionato?

Cerca di raccontare la tua storia, una storia che sia avvincente e unica, che racconti di te e di come sei arrivato ad essere quello che sei.

Dimostrati una persona vera e sincera, capace di offrire qualcosa di unico a chi ti fa visita.

Ricordati però di non essere noioso e nemmeno troppo pesante.

Formatta bene il testo che scrivi dividendolo in paragrafi, utilizzando elenchi puntati e inserendo delle veloci informazioni di contatto alla fine del testo.

Nel mentre, inserisci le keywords che ti interessano riprendendole dalla Headline del profilo.

Come scrivere il riepilogo adatto al tuo profilo

Le cose da fare

  • Racconta la tua storia

    La tua storia professionale è unica, rendila avvincente per chi vorrà saperne di più su di te.

  • Rimani sincero e veritiero

    Dimostra attraverso le parole di essere una persona sincera, capace di offrire benefici per il tuo target di riferimento.

  • Attenzione alla formattazione

    Un testo ben formattato, con spazi tra i paragrafi ed elenchi puntati, aiuta moltissimo la lettura e mantiene più volentieri l’utente sul tuo profilo.

  • Inserisci i contatti

    Nonostante non sia questa la sezione dedicata ai contatti, ti consiglio di inserire lo stesso il tuo indirizzo email oppure l’url al tuo sito web.

Le cose da NON fare

  • Evitare di scrivere qualcosa

    Lasciare la parte del riepilogo vuota non rende il tuo profilo interessante, ma un mero elenco di esperienze lavorative come da CV. Ricorda che sei all’interno di un social network, non di un archivio!

  • Inserire la propria vita

    Uno degli errori che si commettono (oltre ad usare il profilo come un CV) è quello di inserire nel profilo linkedin tutto quello che si è fatto, sia personalmente che lavorativamente parlando, dalle superiori in poi. Troppe informazioni non vanno bene e, soprattutto, informazioni completamente slegate dall’attività professionale che svolgiamo oggi, non servono a nulla. Scrivi solo ciò che conta per il tuo interlocutore!

3. Esperienze lavorative e formazione

Dopo aver inserito la parte del riepilogo, possiamo procedere con l’inserimento delle nostre esperienze lavorative e del percorso formativo che abbiamo seguito negli anni.

La regola di base è questa: se l’esperienza lavorativa che hai fatto in passato è stata propedeutica al lavoro che fai oggi, allora puoi inserirla.

esperienza lavorativa

Facciamo un esempio concreto: mettiamo il caso che tu oggi sia un web designer freelance, ma in passato sei stato dipendente di un’agenzia di comunicazione imparando molto sul lavoro di squadra e acquisendo competenze generali relative al web marketing.

Magari all’inizio della tua carriera lavorativa hai svolto pure uno stage presso un’azienda di arredamento.

Potresti essere il candidato perfetto per lo sviluppo di un portale e-commerce che vende complementi d’arredo, piuttosto che di un negozio online di abbigliamento, per esempio.

In questa situazione andremo ad omettere l’esperienza lavorativa che hai fatto come cameriere in una pizzeria per 5 mesi prima di aprire la tua partita iva.

Ti è chiaro il concetto?

La stessa cosa puoi farla per quanto riguarda la formazione: inserisci dove e quali scuole superiori hai frequentato, riporta ogni attestato che hai ricevuto per i corsi seguiti.

Questi diventano elementi del tuo profilo LinkedIn che faranno di sicuro colpo e ti garantiranno un punto di vantaggio su altri potenziali candidati o su altri professionisti.

Come completare al meglio la sezione esperienze lavorative?

Le cose da fare

  • Fai un elenco delle esperienze da inserire

    eliminando o comunque omettendo quelle esperienze che non sono in alcun modo legate all’attività professionale che svolgi adesso.

  • Specifica il tuo ruolo

    Definisci in modo chiaro qual era il tuo ruolo all’interno dell’azienda oppure qual era la tua professione a quel tempo. Cerca di essere preciso e chiaro nell’identificarti: “Digital Advertising Specialist” oppure “Content Marketing Freelance”.

  • Collega l‘esperienza all’azienda

    Se hai lavorato per un’azienda o comunque avevi una tua attività che ha già una pagina aziendale su LinkedIn attiva, allora inserisci il nome dell’azienda e collega la tua esperienza alla relativa pagina aziendale.

  • Inserisci le informazioni necessarie

    Nella descrizione dell’esperienza lavorativa puoi specificare meglio di cosa ti occupi (o ti occupavi) cercando di specificare il più possibile le competenze che hai acquisito in quel periodo oppure come puoi essere utile a livello pratico oggi al tuo potenziale cliente.

Le cose da NON fare

  • Riportare solo l’ultimo lavoro fatto

    Specificare soltanto l’ultima attività lavorativa che stai svolgendo da oltre 10 anni, senza inserire alcuna altra informazione riguardo le tue esperienze lavorative passate.

  • Non collegarsi alla pagina aziendale

    Se l’azienda per cui hai lavorato o per cui lavori attualmente ha una pagina aziendale, ricorda di collegarti ad essa perché così il logo aziendale apparirà in corrispondenza dell’esperienza lavorativa e il tuo profilo apparirà più concreto e veritiero.

  • Scrivere ruoli inesistenti

    Il tuo profilo Linkedin è pubblico pertanto non dimenticarti che quello che scrivi dovrà essere chiaro a chi ti legge. Se il ruolo che specifichi oppure la descrizione che inserisci sono completamente fuori dal linguaggio usuale di un potenziale cliente o partner, il tuo profilo risulterà di difficile lettura.

4. Competenze e raccomandazioni

L’ultima parte del profilo da migliorare è legata alle competenze ed alle raccomandazioni. Si tratta di due elementi del profilo fondamentali perché ti permettono di ricevere conferme da parte di altri utenti rendendoti il più possibile credibile e trovabile all’interno della piattaforma social.

competenze e raccomandazioni

Le conferme di competenze del profilo LinkedIn

La cosa bella di questa sezione è che puoi scegliere tu stesso quali sono le competenze che sono legate alla tua professionalità e chiedere a colleghi, conoscenti e nuovi contatti di confermare quelle che ritengono essere più vicine alla tua attività.

Con un buon elenco di competenze confermate sul profilo, consentirai agli altri di identificare i tuoi punti forti e di offrirti le opportunità giuste.

Hai fino a 50 competenze da poter inserire nel tuo profilo e puoi selezionarne 3 da mettere in evidenza, ben visibili sempre nella sezione.

Le segnalazioni (o raccomandazioni) del profilo

Anche in questo caso possiamo chiedere ad altri utenti di lasciarci qualcosa di più di una semplice conferma di competenza: possiamo chiedere di lasciare sul nostro profilo una vera e propria recensione!

È facile auto proclamarsi esperti in qualcosa! Il difficile è avere qualcuno che possa realmente confermarlo e renderci credibili agli occhi di chi sta cercando una figura professionale come la nostra.

Le segnalazioni aiutano moltissimo in questo, perché sono recensioni che volontariamente vengono scritte e lasciate da altri utenti di LinkedIn. Possono essere nostri ex clienti, oppure collaboratori, o ex colleghi di lavoro.

Più ce ne sono e meglio è per il nostro profilo!

Come ricevere conferme di competenze e segnalazioni?

Le cose da fare

  • Fai un elenco delle tue competenze

    e metti in primo piano le tre più importanti legate alla tua professionalità.

  • Muoviti per primo

    Il vecchio detto “per ricevere bisogna saper dare” vale anche in questo caso! Inizia tu per primo a confermare le competenze delle persone che conosci e a chiedere se hanno piacere di ricevere una segnalazione (veritiera) sul loro modo di lavorare. A tua volta poi potrai chiedere di lasciarle a te.

  • Rimani credibile il più possibile

    Sul web è fin troppo facile oggi venire scoperti! Cerca di richiedere delle conferme da persone che realmente hanno lavorato con te e sanno in cosa sei bravo. Chiedi segnalazioni ai tuoi clienti migliori e a quei collaboratori che conosci da tempo.

Le cose da NON fare

  • Confermare e dare segnalazioni a caso

    Confermare qualsiasi competenza di profili di persone che nemmeno conosci, è fuori discussione. Lo stesso vale per le segnalazioni: evita di scriverne a chi non conosci o con cui non hai mai lavorato.

  • Cercare di usare le scorciatoie

    Come ti dicevo, sul web è facile venire scoperti! Se ti fai lasciare segnalazioni da tante persone che però non hanno mai davvero lavorato con te o ti conoscono a malapena, rischi comunque di risultare poco credibile e professionale.

Questi che ti ho elencato sono quattro punti importanti per il tuo profilo, da curare e sviluppare al meglio per creare engagement e visibilità sempre maggiori.

Per qualsiasi ulteriore informazione contattami o commenta l’articolo e se ti è piaciuto… Condividilo con i tuoi contatti! 🙂

Se vuoi approfondire tutto quello che devi fare su LinkedIn per costruire al meglio il tuo Personal Branding, clicca sul pulsante qui sotto e scopri come fare!