Personal Branding? Lo stai facendo male!
Il concetto di Personal Branding ha un significato molto preciso, ma credo siano davvero in tanti oggi ad abusarne, facendolo passare per un’attività che tutti sono capaci di fare: basta un bel sito, un logo, un profilo LinkedIn e, al massimo, una mailing list attiva.
La verità è che sotto c’è molto più di qualche canale attivo. La parola Personal è legata alla parola Persona, e questo concetto non è mai stato così attuale. Oggi le persone si fidano principalmente di altre persone, piuttosto che di Brand idealizzati di cui si sa soltanto che sono “leader di mercato”.
Stai investendo correttamente su te stesso?
Per molte persone mettersi in proprio è un salto nel buio, e oggi secondo me è ancora più difficile di qualche anno fa. Non basta aprire una partita IVA, devi anche saperla sostenere economicamente, portandoti a casa lo stipendio che ti serve per vivere.
Mi capita di parlare e incontrare persone che scelgono di intraprendere la strada del libero professionista per svariati motivi: c’è chi sta cercando di rimettersi in gioco a seguito del licenziamento da parte dell’azienda in cui lavora da una vita, ma c’è anche chi si sente spavaldo e vuole fare il freelance spinto dalla voglia di poter scegliere dove e quanto lavorare, senza limiti.
Eppure, per tante di queste persone, nonostante gli sforzi incredibili nel produrre contenuti, nello studiare ogni giorno e nel cercare sempre nuove collaborazioni, sembra impossibile emergere.
Alla luce dei fatti sembrano bravissimi, fanno tutto quello che serve, seguono logiche di marketing precise e valide, proprio quelle che vengono promosse costantemente dai guru del settore.
Ma poi, di fatto, non chiudono neanche un contratto nè vedono l’accettazione di un preventivo degno di nota.
E allora la domanda che ci si fa è:
cosa sto sbagliando? Leggo che il personal branding è importante e lo sto facendo, sto investendo tempo e denaro su di me, mi muovo costantemente, ma non ho risultati.
La risposta, a mio avviso, si chiama Percezione.
La parola Percezione significa “atto con cui si acquisisce la consapevolezza e la conoscenza di una realtà esterna mediante i sensi.”
Di fatto, è ciò che si percepisce di noi e del nostro business che può fare la differenza.
Ricorda bene: Personal Branding non è semplicemente avere un bel sito, un logo e qualche canale social più o meno attivo!
Per capire meglio il tutto, ti pongo 3 domande:
Sai a chi stai parlando? Hai in mente un preciso Buyer Persona che potrebbe seguire i tuoi consigli?
Se non sei in grado di rispondere a questa domanda, allora parti male già da subito. Se sai a chi stai parlando, sai anche metterti nei suoi panni o fare in modo che lui si identifichi con ciò che stai raccontando.
Hai bisogno di crearti un pubblico, fatto di persone che provano emozioni precise nel leggere quello che scrivi o nell’ascoltare i tuoi podcast o, ancora, guardare un tuo video.
Prima di fare Play ti comunico che questo è il mio primo video ufficioso sul mio canale YouTube, dedicato alla vita da freelance. Per favore, abbi pietà dei miei errori e della mia “impacciataggine” (parola appena inventata).
Sai chi sei? Sei davvero sicuro di sapere cosa sei? Non puoi improvvisarti esperto in qualcosa se, fino a ieri, facevi tutt’altro.
Mettiamo caso che tu abbia lavorato come camionista per 30 anni e ora decidi di metterti in proprio, diventando fotografo professionista nel giro di 2 mesi, magari seguendo un semplice corso online.
Come è possibile che con un mini corso da 100€ tu possa apprendere tutto ciò che occorre per diventare un professionista affermato e competente?
Diverso sarebbe il caso in cui tu abbia coltivato la passione per la fotografia come hobby per 30 anni, parallelamente al tuo lavoro principale, per cui avrai sicuramente qualcosa da raccontare, con un background degno di nota che ti aiuterà ad emergere senza problemi.
Sai qual è il tuo stile? Stai copiando pari pari quello del tuo competitor o hai creato la tua nicchia e la tua personalità si è conformata ad essa?
Ricorda che ci sono migliaia di persone che fanno le stesse cose che fai tu e che propongono gli stessi tuoi servizi: cosa ti rende diverso da loro? Cosa puoi dare al tuo pubblico di unico e di valore?
In tutto questo devi anche sapere come mantenere un contatto costante e coerente con chi decide di seguirti. Ovviamente dipende dal settore e dagli obiettivi del tuo business perché, come già abbiamo visto in questo articolo dedicato al piano di marketing, non esiste una strategia ideale valida per tutti, ma ognuno ha la sua e va studiata e pensata prima di metterla in pratica.
Ok, per oggi è più che sufficiente!
Nelle prossime settimane pubblicherò altri mini articoli inerenti questo argomento!
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Io credo sia fondamentale
La competenza nell’avviare qualsiasi business
ma non sufficiente;
Come viene promosso
il proprio prodotto/servizio;
quindi la pubblicazione nel proprio blog di presentazioni/corsi in video, ebook, audio;
Metterci la faccia e creare empatia col pubblico interessato
Quali altri fattori vanno presi in considerazione?