personal branding 5 elementi

5 elementi per spingere il tuo Personal Branding su LinkedIn

Il termine Personal Branding non è nuovo nel linguaggio comune, ma è entrato a far parte del nostro modo di comunicare quando vogliamo intendere il posizionarsi online a livello professionale per farsi notare dai potenziali clienti.

Questo comporta un lavoro approfondito di analisi, creazione, pubblicazione, conversione e funneling sul web che non per tutti è così semplice da attuare… ma è fondamentale per riuscire ad ottenere dei risultati e ad emergere online.

Pubblicare ogni tanto e fare qualche campagna ADV oggi non è più efficace come poteva esserlo anni fa.

Serve imparare a costruire una presenza costante e studiata della propria professionalità all’interno del web. Per riuscirci abbiamo molte piattaforme a nostra disposizione: dal sito web ai canali social, fino ai podcast e ai video su YouTube.

Se lavoriamo in un mercato B2B LinkedIn diventa il biglietto da visita più importante in assoluto da curare a livello di Personal Branding. Questo perché si tratta del social network professionale per eccellenza che permette non solo di costruirsi un biglietto da visita statico di presentazione ma, al contrario, diventa uno strumento dinamico completo per attrarre opportunità di business “tailor made”.

Ci sono molte funzionalità LinkedIn che consentono di spingere in modo efficace il proprio personal branding. In questo articolo ne analizziamo cinque.

LinkedIn a vantaggio della personalità e del valore umano

Nel corso degli anni LinkedIn ha perfezionato e cambiato il suo modo di essere e, dal mio punto di vista, sempre più in positivo! Finalmente ha perso quel velo noioso e aziendalese che aveva fino a poco tempo fa, dove i profili davano una presentazione semplice ma banale, e l’unico aspetto davvero rilevante era la capacità di lavorare bene a livello di social selling.

La nuova impostazione privilegia sempre di più la personalità e il valore concreto che la persona può dare su LinkedIn grazie alla sua esperienza ed alle sue competenze acquisite negli anni.

Vengono ora valorizzati tantissimo i contenuti più semplici e spontanei che mettono in evidenza anche le emozioni suscitate all’interno del proprio ambiente di lavoro!

È come se LinkedIn fosse finalmente diventato un social “a colori” da abitare a tutti gli effetti, mettendo davanti le proprie capacità ma anche debolezze, propri punti di forza e sensazioni, sempre rimanendo legati però all’ambito lavorativo.

Come spingere il personal branding su LinkedIn?

Vediamo allora quali sono le 5 funzionalità che LinkedIn mette a disposizione dei profili per essere più interessanti agli occhi dei potenziali contatti che vogliono raggiungere.

#1 La modalità Content Creator

Attivando questa modalità viene nascosta dal tuo profilo la possibilità di inviarti una richiesta di collegamento diretta, privilegiando così il pulsante del “follow” sul profilo.

In pratica, è come se il profilo diventasse una vera e propria pagina aziendale, perché non sarà più messo in evidenza la possibilità di connettersi con te e quindi di avere uno scambio reciproco di visibilità dei relativi post, ma i tuoi post verranno mostrati solo sul feed della persona che ti ha lasciato il follow.

Da parte tua potrai vedere i suoi contenuti solo se:

  • vi connettete in modo diretto
  • decidi di seguire anche tu il suo profilo (se ha la modalità content creator attiva).

Scegliere di privilegiare il Follow rispetto al “connetti” ti permette di porti come un brand da seguire perché risulterai essere un mini influencer nel tuo settore e si vedranno meglio i tuoi contenuti già pubblicati che lo dimostreranno.

Ma il vantaggio più interessante di questo passaggio è la possibilità di allargare praticamente all’infinito il numero di persone che potenzialmente possono trovarsi i tuoi contenuti sul loro feed! Ogni profilo LinkedIn può avere al massimo 30mila collegamenti, ma infiniti followers!

Questa diventa per te una grande opportunità di crescita a livello di Personal Branding.

Scopri nel dettaglio quali sono le cose da sapere prima di attivare la modalità creatore di contenuti, clicca qui e leggi l’articolo!

#2 Comment Marketing Strategy: cosa privilegia l’algoritmo

Un altro aspetto che ha acquisito negli ultimi tempi grandissima importanza sulle attività svolte dai profili all’interno di LinkedIn è il commento! Su LinkedIn si tende più a guardare i post degli altri, senza dire la propria opinione. Si rimane silenti ad ascoltare, a consultare, a leggere ed a lasciare dei like di supporto se il tema ci interessa.

Eppure l’algoritmo dà estremo valore a quello che pensiamo e al nostro modo di porci nei confronti degli argomenti che ci vengono proposti. Basti pensare che avere dei commenti sui nostri post o commentare i post degli altri fa aumentare la visibilità dei nostri contenuti, del nostro profilo e dei contenuti altrui fino al 30% in più!

La difficoltà è buttarsi a dire la propria opinione, perché siamo timorosi del giudizio altrui oppure ci sembra di non aver niente da dire in merito a quell’argomento che tanto ci interessa.

Ma si tratta di un limite che è solo mentale! Provare per credere.

#3 Fai attivare la campanella e spingi i tuoi hashtag

Hai presente la famosa Campanella di YouTube da attivare per ricevere le notifiche della pubblicazione di un nuovo video di quel canale? A quanto pare è sbarcata anche su LinkedIn, ed è uno strumento molto potente per aiutarci ad incrementare la visibilità dei post che pubblichiamo.

Unico neo: non possiamo vedere chi dei nostri followers o visitatori attiva la campanella, ma possiamo spingere il più possibile affinchè questo accada.

In questo modo ogni volta che pubblicheremo un contenuto, l’utente che avrà attivato la campanella riceverà una notifica della nostra pubblicazione e con un semplice click potrà leggere (e magari interagire) su quel contenuto.

L’hashtag, dall’altro lato, diventa un altro strumento di Personal Branding da sviluppare. Inserire come CTA “segui il mio hashtag” ci aiuta a costruire un pubblico diretto su quella parola ed a rafforzare il nostro branding sulla piattaforma.

Per approfondire leggi anche: Come usare gli Hashtag su LinkedIn?

#4 Le referenze come strumento di riprova sociale

Ti è mai capitato di andare a pranzo o a cena in un locale che non conoscevi e che non aveva neanche recensioni online o di cui nessuno ti aveva mai parlato? Scommetto di no.

Siamo tutti soggetti alla riprova sociale.

Se qualcuno ci parla bene o male di una persona (o di un locale) tendiamo a non volerci avere a che fare o a non andarci proprio. Le referenze sui profili Linkedin credo siano troppo sottovalutate, quando invece sono uno strumento eccezionale per aiutarci ad aumentare la visibilità del profilo e la possibilità di convertire più contatti grazie a LinkedIn.

Se cerco una certa figura professionale e trovo la tua, con una bella presentazione e buoni contenuti, ma nessuna referenza di qualcuno che ha già lavorato con te in passato, può essere che evito di contattarti perché non ho un termine di paragone sul tuo operato.

Per questo dobbiamo preoccuparci di richiedere quanto più possibile delle raccomandazioni positive e di rilievo a clienti, colleghi, fornitori o partner di fiducia!

#5 LinkedIn Live per gli eventi online

Con i nuovi aggiornamenti della piattaforma è possibile per chiunque creare un evento o un webinar attraverso le LinkedIn Live. Se prima era una funzionalità aperta a pochi, adesso è di fatto aperta a tutti i content creator (e l’attivazione di questa modalità richiede solo un click).

Le Live sono da sempre uno strumento eccellente per fruire contenuti lunghi più autorevoli che permettano agli utenti di collegare un volto ad una persona reale. Qualche video registrato e una nostra foto non sono molto appetibili rispetto ad una live intera.

Pertanto, organizzare degli appuntamenti durante l’anno per parlare di topic legati al nostro settore, con l’obiettivo di confrontarsi e avere opinioni differenti in merito, è senz’altro un ottimo modo per spingere il proprio personal brand.

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