Come usare l’Influencer Marketing a proprio vantaggio: professionisti e aziende
L’Influencer marketing mi pare stia prendendo sempre più piede in Italia (come afferma anche Skande), ma di certo non è una novità.
Io stessa mi rendo conto che ci sono davvero molte persone che seguo e che ascolto ogni volta che hanno qualcosa da dire. Sono persone di cui mi fido, e di cui sono riuscita a fidarmi senza conoscerle direttamente, ma solo grazie al web.
Non ti pare una cosa fuori dal comune?
Quanti sono i blogger, i youtuber, gli amici di cui ti fidi, quelle persone che ascolti sempre tanto volentieri e che se ti consigliano di acquistare qualcosa di utile anche per te, non esiti un attimo a comprare?
Per quanto mi riguarda una delle prime e forse una delle più famose Influencer d’Italia è Clio Makeup. Tralasciamo il fatto che si occupa di MakeUp e concentriamoci su quello che ha fatto in questi anni.
Ho iniziato a seguirla fin dai suoi primi timidi video su YouTube, dove spiegava alle ragazze come truccarsi e pettinarsi, mettendo in pratica quello che imparava in America attraverso i video, che poi pubblicava sul suo canale.
Non faceva niente di che, tutto ciò che imparava non se lo teneva per sé, lo metteva in pratica e lo raccontava a tutte le ragazze italiane.
Un genio? No, però è stata questa la chiave del suo successo.
I prodotti che consiglia sono super acquistati dalle ragazze, le tecniche e i trucchi che usa lei sono ovviamente riutilizzati anche dagli altri, perché se funzionano così bene e lei lo conferma, non può che essere così.
E’ una persona super influente nel suo settore, ed è sempre rimasta credibile e sincera, dall’inizio dei suoi video.
Questo secondo me vuol dire essere Influencer.
Di fatto è una persona che con i suoi consigli è in grado di condizionare i pensieri e le scelte di una persona con quello che fa, che scrive e che pubblica.
Opportunità per le aziende?
E’ chiaro che per le aziende questa può essere una grande opportunità di marketing, visto che al giorno d’oggi si basa tutto sul passaparola e sulla fiducia. Credo che però il rischio più grande di questo potenziale, sia che i cosiddetti Influencers inizino a vederci un vero e proprio business di guadagno su questo, e dunque si rischia di perdere con tanta facilità quella credibilità che si è costruita nel tempo.
[Tweet “Un influencer deve testare ed approvare sinceramente i prodotti, prima di consigliarli.”]
LinkedIn Influencer: di cosa parliamo?
Su LinkedIn chiunque oggi può diventare facilmente Influencer, anche se non riconosciuto ufficialmente. Basta pubblicare articoli di qualità rivolti a tutti coloro che fanno parte dei nostri collegamenti. Questo può comportare enormi vantaggi in termini di visibilità per il profilo personale.
Se siamo bravi e abbiamo una pubblicazione costante dei post, e soprattutto non si tratta di articoli “buttati là” tanto per scrivere qualcosa, possiamo coinvolgere tutti coloro che fanno parte del nostro network, invitandoli a condividere e a commentare l’articolo, facendo emergere concretamente la nostra professionalità.
Ecco che così diventiamo noi stessi Influencer nel nostro settore per i nostri contatti.
Questo sistema ti consente anche di aumentare moltissimo la visibilità del tuo profilo.
Più visibilità = più contatti = più occasioni e opportunità di business.
Per approfondire: come generare Lead attraverso LinkedIn
Ma l’accezione di Influencer su LinkedIn è un qualcosa che viene comunque riconosciuto a livello ufficiale. Guarda l’immagine qui sotto:
Questa qualifica (che vedi in alto sulla destra) è stata data a circa 500 professionisti in tutto il mondo, che sono stati invitati a pubblicare su LinkedIn come esperti riconosciuti nel loro settore. Nomi come Richard Branson, Bill Gates, Arianna Huffington, and Guy Kawasaki sono solo alcuni di coloro che fanno parte di questa cerchia ristretta di figure professionali.
L’obiettivo di questo progetto da parte di LinkedIn è quello di dare modo a queste persone di sviluppare contenuti che siano rilevanti per gli altri utenti del social network e che possano ispirare a conversazioni professionali di qualità.
La lista di Influencers LinkedIn cambia ogni anno, in quanto costantemente si valuta chi è più capace di coinvolgere e contribuire in modo prolifico ad alimentare gli interessi degli utenti.
Ti ricordi che Pulse all’inizio non era accessibile a nessuno, se non a pochi eletti?
Ebbene, inizialmente Pulse era una funzionalità riservata soltanto a chi era davvero stato selezionato da LinkedIn per essere un “Influencer di professione“. Ma ad un certo punto questa funzionalità è diventata accessibile da chiunque.
Un atto di carità? No, non credo.
Per approfondire l’argomento: come usare la funzione Pulse di LinkedIn
Il punto è che anche tu oggi grazie a Pulse puoi entrare a far parte di quella cerchia (senza la qualifica di INfluencer sul tuo profilo), e dunque anche tu puoi diventare influente nel tuo settore, e farti ricoprire di gloria e successo e….
Ok, non esageriamo. Hai capito insomma, no?
Adesso pure tu hai accanto ai tuoi post pubblicati quello splendido bottone Giallo con scritto “Follow”, e anche tu puoi avere i tuoi followers di LinkedIn, e non solo quelli di Twitter o i fan di Facebook.
Un motore di ricerca originale
Parlo di LinkedIn ma il discorso Influencer Marketing possiamo allargarlo davvero ad ogni social e ad ogni aspetto. La validità di tutto ciò è dimostrata dal fatto che esiste addirittura un motore di ricerca per individuare i maggiori esperti in un determinato settore: Finder.
Sulla base di determinati parametri, Finder è in grado di effettuare una ricerca approfondita includendo tutti i profili Facebook, Twitter, i Blog e siti web più rilevanti, classificandoli in base all’audience di riferimento.
Questo è senza dubbio uno strumento utilissimo soprattutto per le aziende, perché possono individuare con una semplice attività di ricerca quali sono le persone più influenti nel loro settore di riferimento, per coinvolgerle nei loro progetti e fare leva sulle competenze e popolarità acquisite.
Ad ogni modo, tutto ciò mi fa tornare al solito discorso: l’importanza di Curare il tuo Personal Branding online.
Credo che essere Influencer significhi prima di tutto saper curare la propria immagine online a 360°, a partire dal proprio sito e blog, che devono essere coordinati l’uno con l’altro, ben fatti e ordinati, semplici e puliti, aggiornati quanto serve per essere credibili e professionali.
In secondo luogo c’è la nostra capacità di creare conversazioni di qualità con coloro che hanno deciso di seguire i nostri aggiornamenti, che sia dalla pagina di Facebook o dal profilo di LinkedIn, ciò che conta è come noi decidiamo di comunicare e le nostre opinioni sui temi più svariati.
Perché nessuno è uguale ad un altro, e l’Influencer questo l’ha capito benissimo.
Un influencer è uno diverso, è uno fuori dai schemi, è un pioniere, un modello da seguire, una persona da ammirare. Tutto qui.
E puoi esserlo anche tu!
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Ciao Martina,
complimenti per l’articolo, hai spiegato in modo semplice e con esempi pratici chi è un influencer.
Come hai giustamente detto nell’articolo ognuno di noi è influencer per le proprie “cerchie” pensiamo agli amici, ai parenti o ai colleghi di lavoro, ma solo i più bravi (e quelli che curano meglio il personal branding!) riescono a raggiungere migliaia o milioni di persone!
Ancora complimenti 😉
Grazie mille per il commento e per i complimenti! 🙂
Ognuno di noi può essere influencer, certo! Chiaramente poi ci sono finalità differenti da persona a persona.
A presto e grazie!
Martina
Grazie degli ottimi consigli Martina, li applicheremo anche nel nostro settore turistico
Coinvolgendo i travel Blogger!
Grazie a voi per il commento! 🙂
Certo che si, va benissimo coinvolgere i travel blogger, soprattutto quelli più conosciuti sul panorama nazionale. Buon lavoro e grazie mille!