Come (non) usare le Segnalazioni su Linkedin

Lo so, scrivo tanti post su Linkedin, diventerò una super esperta della piattaforma 🙂

Esprimere le mie idee in merito a come le persone utilizzano i social e i vari strumenti a disposizione sul web è d’obbligo! Alcuni veramente non ne capiscono nulla e mandano inviti a caso, altri ti assillano perchè vogliono l’amicizia su Facebook, altri ancora pubblicano post di argomenti che non hanno neanche letto.

Certe volte mi vengono i brividi a vedere queste cose! E visto che mi piace aiutare il mondo e renderlo un posto migliore, vorrei dare qualche consiglio a chi pensa di essere capace di utilizzare le cosiddette segnalazioni su Linkedin.

Donna che fa i complimenti per il buon lavoro svolto

 

Per farvi capire il malo utilizzo dello strumento vi racconto cosa è capitato a me.

Ah, premetto che non voglio criticare nessuno, specialmente colui che ha ispirato questo post, è solo un esempio e una spiegazione che può risultare utile a molti secondo me e perchè no, anche al diretto  interessato!

Dunque mi è arrivato un classico e semplice messaggio privato su Linkedin da parte di uno dei miei collegamenti. Il messaggio chiedeva di fare una segnalazione al suo profilo sull’attività da lui svolta, in modo da poterla aggiungere alla sua pagina Linkedin e ovviamente accrescere (suppongo) la notorietà all’interno della piattaforma.

Ora, a dirla tutta ne sapevo poco delle segnalazioni prima che mi arrivasse questo messaggio, mi sono un attimo informata e ho capito cosa sono. Diverse volte mi è capitato di arrivare sul profilo di un utente interessante e trovare dei “commenti” di altre persone sotto una specifica attività professionale svolta.

Bellissime mi son sempre detta, anche io voglio che qualcuno mi scriva tutte quelle belle parole. Ma sono certa che prima o poi succederà, devono essere le persone giuste però!

Le segnalazioni non possono essere fatte a caso.

Vado a spiegare perché: in sintesi, si tratta di vere e proprie note lasciate da un membro Linkedin sul profilo per riconoscere o raccomandare un collega, un partner aziendale o uno studente (qui la definizione completa).

E’ chiaro che se io non conosco, non ho mai avuto contatti, non ho mai collaborato con una determinata persona, non ha alcun senso andare a consigliare il suo lavoro….non so come lo fa!

Quando hai molti collegamenti su Linkedin, non  credo sia possibile che questi appartengano tutti al tuo settore lavorativo. Ho collegamenti di tutti i tipi alla fine, di persone con cui ho interesse a condividere la mia attività professionale, nonostante svolgano lavori molto diversi dal mio.

[Tweet “#Linkedin: quando qualcuno bussa alla porta, aprila e accogli il tuo ospite.”]

Le segnalazioni comunque le trovo davvero molto interessanti anche perchè puoi senza problemi inviare la richiesta specifica ad altri utenti, quindi se magari hai realizzato un bellissimo progetto con altre persone e lo hai condiviso nel tuo profilo, puoi inviare la richiesta a tutti i tuoi ex colleghi in cambio di una tua segnalazione sul loro profilo.

Questo aumenterà di certo la tua e la loro autorevolezza in un colpo solo!

[Tweet “#personalbrand: utilizza (nel modo giusto) le segnalazioni di Linkedin”]

Ma fare tutto ciò un po’ a caso….no, quello mai!!

Per finirla bene, al contatto che mi ha inviato la richiesta ho gentilmente risposto che non potevo in alcun modo fargli una segnalazione dato che per me lui risulta uno sconosciuto, e allo stesso voglio consigliare di lasciar perdere l’invio di inviti di questo genere a persone con cui non abbia realmente intrattenuto dei rapporti di lavoro. Non tanto per un problema di spam, quanto perchè non ha davvero nessun senso.

E con ciò ho detto tutto, se avete domande su come gestire le segnalazioni o condividere altre esperienze simili, sono tutta orecchi! Anzi no, sono tutta occhi! 🙂

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