Intervista a Giovanna Vitacca: senza passione ogni entusiasmo si smorza
Sul mio blog oggi ospito Giovanna Vitacca, un altro esempio di quanto il web sia capace di avvicinare le persone così tanto. Ho conosciuto Giovanna sul web, quasi per caso, ed ho avuto modo di incontrarla per un aperitivo a Milano, poco tempo fa.
La ricchezza delle persone che incontriamo, l’esperienza di chi conosciamo, l’entusiasmo e la condivisione di idee e paure con chi scambiamo anche solo due parole, mi fa capire quanto bello sia il mio lavoro e quanto sia grande il mondo che abitiamo.
Giovanna vive e lavora a Milano, io a Treviso, due realtà diverse e lontane, ma nonostante questo abbiamo saputo avvicinarci tramite il web e conoscerci come due professioniste tanto distanti ma vicine nei pensieri e nel modo di vedere il mondo.
Ecco allora la sua intervista, scopriamo qualcosa in più su di lei attraverso alcune semplici domande; in fondo, una testimonianza è una condivisione di esperienze che può rendere migliori quelle di qualcun altro.
#1 Partiamo senza indugio!
Carissima Giovanna, presentati: chi sei, cosa fai e perché lo fai?
Ciao Martina e grazie innanzitutto per questa chiacchierata ☺
Sono una donna che vive il suo tempo. Mamma, compagna, libera professionista. Costantemente affannata nel tentativo di fare bene tutto ciò che è parte della mia vita e sempre timorosa di essermi lasciata indietro dei pezzi.
Ma c’è una cosa che mi dà forza e sicurezza: la mia capacità organizzativa che in più occasioni mi è valsa il sopranome di caterpillar o macchina da guerra.
La mia predisposizione a gestire più attività contemporaneamente e quindi ad ottimizzare tempo ed energie è sempre stato un valore che mi ha fortemente aiutato anche sul lavoro e che mi ha portato in passato a gestire progetti molto complessi.
Oggi ho una mia agenzia di comunicazione, DUEL www.duelhq.com, con sede a Milano.
Faccio comunicazione perché fa parte di me, della mia indole.
Perché chi mi sta intorno dice che riesco a comunicare anche se sto zitta.
Perché entro con grande facilità in empatia con le persone e a conquistare la loro fiducia, perché – e riporto sempre quanto mi viene detto – trasmetto un senso di solidità, affidabilità, una forte predisposizione all’ascolto.
Perché sono intraprendente, creativa, appassionata in tutto ciò che faccio.
#2 Torniamo per un attimo alle origini:
cosa ti ha spinto a lavorare nel mondo della comunicazione?
Il caso. Da giovane avevo due grandi passioni: l’estetica e il teatro.
Ma sono figlia dei classici genitori che vogliono la laurea e quindi l’estetica è stata abbandonata…
Mi sono laureata in Storia dell’Arte e dello Spettacolo e contemporaneamente all’università ho frequentato l’Accademia D’Arte Drammatica Paolo Grassi a Milano.
Ho lavorato per diversi anni nel mondo dello teatro tra festival, tournèe in giro per l’Italia, gestione di stagioni teatrali in quasi tutti i teatri milanesi.
Poi, spinta dalla precarietà economica tipica di questo settore, ho deciso di frequentare un Master in Relazioni Pubbliche. Al termine del master chi lo organizzava mi ha chiesto di lavorare presso la loro struttura come Responsabile dell’Ufficio Stampa…e da allora eccomi qui.
In mezzo c’è tanta storia professionale nel mondo della comunicazione (e alla fine sono riuscita anche a prendere il Diploma in Estetica a 30 anni), ma devo ammettere che l’emozione di sedermi in prima fila al debutto di uno spettacolo, dopo averci lavorato per mesi, non l’ho mai più provata.
Oggi queste due vocazioni giovanili sono qualcosa che sento ancora molti forti…il teatro lo seguo, lo vedo; l’estetica oggi è oggetto del mio blog, il mio angolo di leggerezza dove parlo di benessere, bellezza: www.puntogeaccapo.com
#3 Parlaci meglio della tua attività
La forza del tuo business risiede nella dislocazione dei tuoi collaboratori, come mai questa scelta e, soprattutto, quali vantaggi porta a te ed ai tuoi clienti?
La scelta anche in questo frangente è avvenuta per caso (io mi faccio guidare molto dal destino…pur essendo una persona molto organizzata). Ho iniziato a lavorare da sola come consulente di comunicazione e poi gli stessi clienti – in relazione a loro progetti di business – hanno richiesto competenze specifiche che non potevo assolvere da sola. Ho iniziato così a cercare validi collaboratori che potessero soddisfare queste esigenze.
Non mi importava che fossero su Milano, cercavo valore e qualità. E dunque ben venga che il copy sia a Roma o il web designer a Rimini.
Oggi i mezzi informatici fortunatamente offrono grandi risorse e vantaggi per questa modalità di lavoro.
In base agli obiettivi del progetto e alle azioni richieste attivo i diversi collaboratori e così ogni cliente ha il suo team virtuale, ma che ovviamente diventa fisico quando c’è la naturale necessità ad incontrarsi di persona.
Sottolineo che nonostante questo modello di lavoro per me ha grande importanza l’aspetto umano e con ciascuno dei collaboratori si è instaurato un rapporto molto forte di stima e affetto reciproco.
Una volta al mese organizzo un incontro dove ci si vede tutti per scambiarsi esperienze, idee, vissuto.
#4 Il futuro è alle porte, come lo vedi?
Come vedi i prossimi cinque anni per il settore? Positivi o negativi?
Non voglio fare la tipica italiana che si lamenta del suo Paese e che dice sarebbe meglio andare all’estero.
Io penso che pur nelle oggettive difficoltà del momento, chi ha voglia di fare, ha idee, ha grinta riesce a trovare la sua strada.
Ci sono esempi di giovani imprenditori che coraggiosamente hanno deciso si restare in Italia e sono riusciti ad avere successo. Non dico sia stato facile, dico che lo spazio c’è. Devi prendertelo.
La comunicazione è sempre stato un settore strano. Molto quotato quando tutto va bene, il primo ad essere tagliato appena c’è da decidere dove ridurre i budget.
Ma senz’altro oggi c’è la consapevolezza di non poter fare a meno di comunicare.
Sicuramente i paradigmi della comunicazione sono cambiati tantissimo rispetto a 10 anni fa.
Il web, il digital, i social hanno cambiato approcci e strumenti. I giovani non hanno avuto problemi ad assimilare le nuove regole del gioco. Persone della mia generazione o più vecchie hanno sicuramente fatto più fatica ad adeguarsi.
Qui però entra in campo un fattore fondamentale. La capacità di essere flessibili, dinamici. Non restare rigidi sulle proprie posizioni, conquiste, sicurezza.
Io stessa ho dovuto rimettere in gioco tutto due anni fa. L’Ho fatto. Ho frequentato corsi di aggiornamento e di specializzazione per acquisire competenza anche sui nuovi terreni digitali ed essere nuovamente competitiva sul mercato.
#5 Il tuo colore preferito qual è e perché?
Rosso, decisamente rosso. Energia pura.
#6 Esprimiti attraverso una frase
Una frase che racchiude e rappresenta perfettamente te e la tua personalità. Può essere anche di una canzone, cosa si cela dietro?
Io sono come la fenice, muoio per risorgere più forte e più bella di prima.
Nella vita tante volte, sia sul lato professionale che personale, ho dovuto ricominciare daccapo tirandomi su le maniche. Paradossalmente più vado a fondo più nasce in me una spinta fortissima a dimostrare, innanzitutto a me stessa, che IO POSSO FARCELA. E così è. Oggi si va tanto di moda la parola resiliente.
Credo di incarnarla a pieno titolo.
#7 I consigli dell’esperta
Quali consigli daresti ai lettori? Sia a livello personale che professionale, per coloro che vogliono buttarsi in qualcosa di nuovo ma hanno anche paura di farlo.
Mai avere paura. La paura frena, blocca. Essere un po’ folli nelle proprie scelte e meno controllati. Usare la ragione e l’esperienza, quando c’è, ma dosarla sempre con ciò che detta il proprio istinto.
Non c’è niente di peggio che fare qualcosa perché pensi che sia giusto così e non perché ci credi veramente, perché lo senti dentro di te.
Ogni mattina deve esserci la forza della passione per il proprio lavoro a dare le motivazioni per alzarsi e andare in ufficio.
Senza passione ogni entusiasmo si smorza.
Devi amare il tuo lavoro, come si deve amare il proprio compagno perché sia quello di tutta la vita. Solo così si riesce a superare le difficoltà.
In ultimo suggerisco di non essere ego riferiti. Ascoltiamo gli altri e cerchiamo di essere predisposti al cambiamento che ci viene suggerito dall’esterno. Non restiamo chiusi nelle nostre convinzioni.
Oggi per esempio vedo che spesso manca lo spirito critico verso sé stessi.
Ce n’è a profusione verso l’esterno, anche troppo…a volte sfocia nell’aggressività cieca del soggetto che porta avanti sue idee. Ma questo è altro dall’oggettivare le situazioni e analizzarle nel loro insieme.
Si è persa l’abitudine a guardarsi dentro e a chiedersi se stiamo facendo bene.
#8 Fai un saluto!
Più che un saluto faccio un augurio…che è un invito che scrivo sempre in fondo ad ogni articolo del mio blog #siatefelici!!
Grazie Giovanna!
Nella sezione Partner del mio sito trovi anche la sua agenzia di comunicazione. In particolare mi affido alla sua esperienza per tutta la comunicazione offline dei miei clienti. Trovi maggiori informazioni su Giovanna Vitacca visitando il suo profilo LinkedIn o il suo blog personale.
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