spiaggia e mare con stella marina-freelance e facebook

Piccolo sondaggio per freelance: come usi il tuo profilo Facebook?

Facebook nel corso di questi anni è diventato parte integrante della vita di tutti o quasi.

C’è chi lo usa tantissimo e ogni dieci minuti ha bisogno di controllare gli aggiornamenti della home page, c’è chi ci entra una volta alla settimana (a farla grande), c’è chi proprio non vuole saperne di averlo, c’è chi apre addirittura due profili perchè il primo ha raggiunto il numero massimo di amici possibili.

Insomma, ognuno lo usa a modo suo. Io oggi vorrei presentarvi la mia idea di come dovrebbe essere utilizzato un profilo Facebook da parte di operatori e freelance che operano nel settore del marketing online.

Esatto, parlo proprio di te! 🙂

Faccia sorpresa

Com è Facebook oggi? Quanto viene utilizzato? Tanto, troppo forse, ma non possiamo farne a meno.

Per me è un po’ un accessorio quotidiano che mi piace usare per scambiare foto, link, risate e commenti con gli amici più o meno stretti, con quelli che vedo poco, con quelli che vivono lontano. E’ un alter ego di whats app se vogliamo, ma ovviamente più completo e variegato.

E proprio perchè è diventato parte integrante della mia vita sociale offline, non voglio che lo sia anche nella sfera lavorativa.

Diciamocelo, la vita privata è una cosa, il lavoro è un’altra. E’ chiaro che potresti combinare le due cose, mostrando la parte più professionale di te anche su Facebook. Eppure lo considero troppo intimo per rendere del tutto pubblico il mio profilo e preferisco che eventuali clienti interessati alla mia attività trovino maggiori informazioni su di me sul blog, sul profilo Linkedin, su Twitter o su Google plus. Su Facebook possono di certo trovarmi, ma solo sulla pagina pubblica del blog.

Ecco perchè ho modificato il nome del mio profilo facebook personale ed ecco perchè non mi troverete mai con il mio nome originale su Facebook.

Si, sono perfida. Ma mi sento molto più a mio agio così.

Per lo stesso identico motivo impongo numerosi blocchi per la privacy su ciò che pubblico e sulle informazioni che possono essere cercate. Ci ho messo ben due pomeriggi per catalogare tutte le persone che avevo tra gli amici dividendoli in categorie ben precise, in modo da far vedere solo determinate foto e link a chiunque voglia.

Ora mi chiederai..

…e perchè ce lo stai dicendo?

Molto semplicemente perchè mi interessa la tua opinione a riguardo, mi interessa sapere se sono io matta o se invece è effettivamente giusto così. In fondo Facebook è te, la tua persona, quello che sei, quello che ti piace al di là del lavoro che fai. E’ chiaro che preferisco mostrare una certa mia professionalità negli altri social network, e lasciarmi andare a commenti e foto anche stupide con gli amici più stretti.

Purtroppo (o anche no) non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa rivoluzione social: venti anni fa per le persone l’unico momento sociale con gli amici era al bar o in casa tutti insieme. Ai giorni nostri se esci la sera vedi gruppi di amici che ridono e scherzano o altri che sono piantati sullo schermo del cellulare, senti persone che urlano “ho visto le foto che hai pubblicato su Facebook” o “scrivimi su Facebook perchè non mi funziona Whats app”.

Non possiamo ignorare tutto ciò, non possiamo ignorare la presenza pressante dei social nella nostra vita.

Quello che possiamo fare è però decidere cosa mostrare a chi non ci conosce, cosa pubblicare e quale reputazione vogliamo lasciare. Ed è lì che per noi fa la differenza, per noi amanti della comunicazione online.

Questo articolo nasce come sorta di risposta ad uno di Riccardo Esposito : Usa il tuo profilo Facebook per fare personal branding, dove al contrario di me spiega come invece è importante utilizzare il profilo Facebook per lasciare un’immagine di sè comunque autorevole e rispettosa.

Attenzione però..

con questo non voglio dire che il profilo Facebook deve risultare privato in tutti i sensi in modo da poterci sentire “liberi” di criticare, di comportarci male, di rendere noti aspetti ultra intimi della vita personale. Piano!

Sto semplicemente dicendo che preferisco nascondere quegli aspetti della vita sociale che non hanno necessità di essere resi pubblici. Non credo che al direttore generale di un’azienda interessi sapere che la mia amica oggi si è slogata la caviglia, sbaglio?

E tu cosa ne pensi? Come usi il tuo profilo Facebook?

Scrivilo nei commenti qui sotto e…alla prossima!

 

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