Come gestire in modo efficace la tua attività su Linkedin
Per chi segue questo blog da diverso tempo, sa bene quanto mi piaccia sperimentare e studiare Linkedin. Questo perché lo ritengo lo strumento più efficace per un qualsiasi lavoratore freelance o anche un qualsiasi studente che si stia preparando al mondo del lavoro.
Per chi invece non mi conosce ancora molto bene, seguendo il blog imparerà a farlo e a capire quali sono gli argomenti che cerco di privilegiare per dare risposte concrete e semplici a chi le cerca.
Devo dire che nelle ultime settimane sono stati gli iscritti alla mia Newsletter a darmi le fonti d’ispirazione per articoli che hanno avuto un grande successo, come per esempio I 5 passi chiave per il Personal Branding online, oppure Sono ancora efficaci le Newsletter al giorno d’oggi?
Dato che su internet è molto facile trovare informazioni generali sul web marketing, che trattino di tutto e di niente, il mio obiettivo con questo blog è e sarà sempre quello di dare risposte chiare, semplici, concrete, basate sulle mie personali esperienze.
Oggi mi piacerebbe raccontarti cosa faccio io quotidianamente su Linkedin per avere riscontri positivi in termini di contatti, followers e clienti per il mio sito e il mio lavoro.
Prima però una veloce ma fondamentale premessa:
non seguire questi consigli se il tuo profilo è messo male, non è ottimizzato, non è completo e nemmeno efficace.
Prima di fare qualsiasi cosa devi avere un profilo perfetto!
[Tweet “La base di ogni strategia su #Linkedin è un profilo perfetto! #socialmedia”]
E’ come se tu decidessi di avere una pagina Facebook, un profilo Google plus o Instagram per la tua attività, senza avere un sito web dove far atterrare gli utenti che cercano maggiori informazioni su ciò che offri.
Pessima cosa!
Se non hai una base di atterraggio per i visitatori, dove possono approfondire quello che tu dici e avere la conferma della qualità dei tuoi prodotti e servizi, non ha alcun senso che inizi a lavorare sui Social Network.
Lo stesso vale per Linkedin: il tuo profilo è la base da cui devi partire, tutto il resto è secondario. Se ancora non è a posto, ti lascio qualche link ad alcuni articoli che possono esserti utili:
Linkedin SEO: cosa fare per triplicare le visite al profilo
Le 4 sezioni del profilo Linkedin che devi ottimizzare
Linkedin Privacy: diamo risposta alle domande di oggi
Adesso che il tuo profilo è perfetto, iniziamo!
1. Richieste di collegamento
Quando sei all’inizio e il tuo profilo ancora non è molto conosciuto (come tutto, ha bisogno di tempo per essere indicizzato correttamente), devi essere tu a cercare i contatti più interessanti.
Puoi farlo in vari modi, puoi utilizzare la funzione Ricerca Avanzata che ti permette di selezionare i contatti migliori del tuo mercato di riferimento, oppure lavorare sui gruppi per cercare gli influencers più interessanti, o ancora tenere conto dei suggerimenti di Linkedin.
E’ chiaro che la selezione delle persone a cui chiedere il collegamento è molto soggettiva e dipende dall’obiettivo che ti sei posto:
- sei alla ricerca di nuovi clienti per il tuo lavoro professionale? Lavora sui gruppi dove ci sono le persone che appartengono al tuo target, leggi accuratamente ogni nuovo profilo per capire se i tuoi servizi possono essere utili ai suoi bisogni ecc..
- sei alla ricerca di un nuovo impiego? Dovrai allora rivolgerti a manager, a imprenditori, a recruiters, a figure che quindi rivestono un ruolo importante all’interno delle aziende. In questo caso devi essere bravo non solo a trovarli ma anche a farti notare per le tue competenze e capacità.
- sei alla ricerca di nuovi collaboratori e partner? Utilizza le parole chiave per trovare chi lavora nel tuo stesso settore e chi ha una maggiore specializzazione rispetto ad altri.
Insomma, tieni conto dell’obiettivo che ti sei prefissato sia nel momento in cui sistemi il tuo profilo, sia nel momento in cui cerchi le figure che ti interessano.
Questo lavoro di Ricerca viene fatto all’inizio, e se ben avviato piano piano ti accorgerai che non avrai più bisogno di chiedere i collegamenti, perché le richieste arriveranno da sole.
Cosa Non devi fare?
Non vantarti MAI del numero di collegamenti che hai!
E’ una cosa insopportabile, e lo fanno in tanti. Su Linkedin non conta quanti collegamenti sei riuscito a fare, ma piuttosto a quante relazioni sei riuscito a creare!
[Tweet “#Linkedin #Marketing: conta molto di più il numero di Relazioni che riesci a creare.”]
E’ una regola sacrosanta che devi stamparti e tenerla sempre vicino al computer! Va benissimo avere un gran numero di collegamenti a mio avviso, perché Linkedin è nato per fare business e per conoscere persone con cui instaurare relazioni di business. Ma vantarsi dei successi che in realtà non servono a nulla, lo trovo ridicolo.
Ricapitolando
La prima cosa da fare su Linkedin è ottimizzare il profilo, la seconda è fare attività di Networking, individuando le persone di tuo interesse.
Dopo qualche tempo non dovrai più essere tu stesso a cercare le figure professionali ma saranno loro a trovare te. Infatti, nel mio quotidiano non svolgo più attività di ricerca perché le richieste di collegamento che ricevo sono molte ogni giorno.
Cosa faccio nel concreto?
Analizzo ad una ad una le varie richieste per cercare di capire se la persona è interessante per me oppure se invece non potrebbe darmi alcun valore aggiunto.
Si tratta di un’operazione che faccio almeno una volta al giorno o ogni due giorni, in modo tale da mantenere costante la mia attività su Linkedin.
2. Pubblicazione di Post su Pulse
Per pubblicare un nuovo articolo su Pulse, leggi questo post di Michelangelo Giannino dove ti spiega molto bene cosa devi fare.
La bellezza degli articoli su Linkedin è data dal fatto che ogni volta che ne pubblichi uno nuovo, ognuno dei contatti che ti seguono riceverà una notifica circa la tua operazione, e se interessato, visualizzerà e leggerà l’articolo.
Per ottimizzare quest’attività è fondamentale partire con il piede giusto e creare una rete di collegamenti che siano potenzialmente interessati a quello che poi andrai a pubblicare su Pulse.
Ti faccio vedere l’analytics di un mio articolo, di quello che ha riscosso più successo in assoluto:
Come vedi è stato visualizzato da 1743 persone, non male!
Se riesci a creare un’audience di persone interessate agli articoli che pubblichi, non solo aumenterai di gran lunga la visibilità del tuo profilo e la consapevolezza delle tue capacità, ma anche favorerai il traffico verso il tuo sito.
Ti dirò, Linkedin è il social da cui ricevo più riscontri in termini di visibilità, conversioni e condivisioni degli articoli del mio blog. Imparare a sfruttare questa funzionalità di Linkedin può darti incredibili vantaggi e farti apparire come un grande esperto in materia.
3. Costruisci relazioni
Non è facile però è un’attività che va fatta settimanalmente. Non basta aggiungere nuovi contatti, devi anche parlarci, scambiare opinioni, condividere aggiornamenti, essere insomma una persona attiva a 360°.
Linkedin lo trovi anche come App per smartphone e tablet, quindi puoi sfruttare e lavorare su questo social in ogni momento libero, e vedrai che ottimi riscontri ti darà.
Dai messaggi privati che puoi inviare ai collegamenti con i quali intendi stabilire una relazione di business, fino ai semplici commenti o congratulazioni per compleanni, e nuovi lavori dei tuoi contatti, ci sono davvero molte cose che puoi fare, e non esiste una regola unica.
Come tutto sul web, anche per Linkedin la regola e le strategie migliori per me possono essere sbagliate per te e per il mercato in cui operi.
Per questo serve la sperimentazione e ovviamente qualcuno che ti dica quali sono le parti di cui è composto e quali sono le cose che più possono dare risultati (se cerchi un’aiuto con una consulenza, questa pagina fa per te).
Poi sta a te definire i tempi, le modalità, il linguaggio e il rapporto che puoi e vuoi creare con il tuo network online.
E’ tutto qui quello che faccio?
A livello operativo e quotidiano si, non faccio niente di più di condividere aggiornamenti, commentare, creare nuove relazioni, aggiornare il mio profilo e la mia pagina di Linkedin.
La cosa che più mi rallegra è sapere che svolgendo queste operazioni quotidiane apparentemente inutili, la visibilità del mio profilo aumenta e si innesta facilmente quel processo di Inbound Marketing di cui tanto si parla.
Diventi una vera e propria calamita per chi sta cercando i tuoi servizi o comunque un punto di riferimento per i propri problemi.
Non so quanto questo articolo possa esserti stato utile, ma dopo aver visto il grande successo che ha avuto l’ultimo che ho scritto sul Personal Branding, mi sono resa conto che molte volte le persone non hanno bisogno di capire gli strumenti, ma sono curiose di sapere come fai tu a muoverti per ottenere risultati.
Di certo è quello che vorrei io leggere dagli articoli dei miei guru del web 🙂
Per concludere
Ho scritto moltissimo, ben 1400 parole questa volta, un quasi record per me! Però sono sicura che non siano parole vane e che tu possa prendere questi spunti per sfruttare le stesse strategie che uso io per ottenere risultati concreti da Linkedin e dalla tua attività online.
Se vuoi rimanere aggiornato su quello che pubblico, mi raccomando, iscriviti alla Newsletter 🙂
Ottimo articolo Martina, hai spiegato in maniera semplice e lineare come gestire al meglio la propria attività social su LinkedIn. In particolare mi ha colpito la pubblicazione di articoli su LinkedIn: ero a conoscenza di questa possibilità, ma onestamente ne avevo sottovalutato la portata.
Leggendo quanto scrivi, mi sembra evidente che un articolo scritto su LinkedIn abbia una maggiore visibilità rispetto ad un semplice link di rimando ad un articolo scritto sul proprio sito/blog.
A tal proposito vorrei porti una domanda. Gli articoli che pubblichi su LinkedIn solitamente hanno carattere esclusivo oppure sono tratti dal tuo blog? In altre parole: ha senso riportare un stesso articolo su LinkedIn oppure può risultare penalizzante agli occhi di Google?
Ti ringrazio in anticipo per la risposta e ti rinnovo i complimenti per l’articolo 😉
Ciao Alessio, scusami per il ritardo nella risposta 🙂
Ti dirò che gli articoli che scrivo sul blog sono poi gli stessi che ritrovi su Linkedin. Ovviamente cerco di pubblicare su Linkedin solo i migliori articoli.
Per il discorso dell’indicizzazione non vi sono problemi, perché nel caso di contenuti duplicati Google decide di mostrare tra i risultati una sola delle due versioni presenti online. E dato che entrambe sono legate al mio blog o al mio profilo, non mi viene danneggiata l’immagine agli occhi di Google.
Di fatto pubblicare solo una parte di articolo su Linkedin per rimandare gli utenti ad un sito esterno può essere fastidioso per chi si aspetta di leggere tutto l’articolo subito. 🙂